AD AGOSTO RISULTATI PEGGIORI DELLE PREVISIONI

La seconda rilevazione annuale del 2013 dell'Osservatorio turismo all'aria aperta della Toscana segnala un andamento della stagione peggiore delle aspettative. La diminuzione delle presenze per i mesi di agosto e settembre è stimata dagli imprenditori rispettivamente di -4,7% e -3,9%. Valori superiori al -4% segnalato per i primi due mesi dell'estate. Il dato conferma che gli effetti della crisi si fanno ormai sentire pesantemente, ben oltre le aspettative di inizio stagione che limitavano la valutazione a -2,3%, la metà circa di quanto poi constatato sul campo.
Nella seppur difficile situazione, si segnala che i valori sono meno catastrofici di quanto indicato a livello nazionale da Isnart/Unioncamere, responsabili dell'Osservatorio nazionale del turismo, che prevede una diminuzione del 10% circa dei viaggi accompagnato da una durata minore e da scelte attente all'aspetto economico. Il valore di -10% è confermato dalla SIB, l'associazione dei gestori degli stabilimenti balneari, che conferma un analogo calo nelle destinazioni balneari. Altre rilevazioni nazionali segnalano invece che non diminuisce il numero di italiani che andrà in vacanza, non facendo cenno però al numero di viaggi che saranno fatti e al numero di notti passate fuori casa.
Il sistema di campeggi toscani quindi risente la crisi ma, secondo i primi dati, in maniera inferiore rispetto alla possibile tendenza nazionale. Solo i dati di sintesi e il confronto con altre forme di alloggio potrà dare un quadro reale e confermare, come ad oggi sembra, il ruolo del sistema nel fronteggiare in Toscana una crisi che altrimenti potrebbe rivelarsi grave e dai confini tutti da scoprire. Se infatti è vero che la crisi riduce i clienti nell'immediato, è anche vero che accelera i cambiamenti nei modelli di consumo. La villeggiatura lunga sulla costa, già messa in discussione dagli short brakes, dai voli charter nelle destinazioni internazionali, dai pacchetti tutto compreso, potrebbe uscire ulteriormente ridimensionata dalle difficoltà di inizio decennio e richieder un ulteriore sforzo per fronteggiare le scommesse dei voli low cost, delle strutture "green", della ulteriore parcellizzazione del tempo libero e, non ultimo, del ricambio generazionale che assume nuovi modelli di vita e di vacanza.

Consuntivo Giugno - Luglio 2013 campeggi e villaggi turistici. Variazione presenze per provincia e richiamo prevalente.

I primi mesi dell'estate 2013 Gli imprenditori della ricettività all'aria aperta che hanno riempito il questionario on line durante l'ultima settimana di luglio hanno riportato andamenti diversi per aree e per risorsa.
A livello di regione, a fronte della riduzione del 4%, si segnala principalmente la diminuzione degli italiani che, ne primi due mesi, hanno diminuito il numero di pernottamenti del 5,3%. Allo stesso tempo gli stranieri sono calati del 3,1%, venendo meno il meccanismo di bilanciamento che fino a pochi anni or sono aveva sostenuto il settore nei momenti di difficoltà.
A livello di province, solo in quella di Arezzo è stato notato un incremento (+2,4%), dovuto in ugual misura agli stranieri ed agli italiani. Siena si mantiene stabile, grazie essenzialmente all'aumento degli stranieri (+2,6%) che compensa il vistoso calo degli italiani (-5,8%).
Leggero calo dell'Elba (-0,6%) con valori tuttavia migliori della media regionale e della risorsa balneare, grazie principalmente anche qui agli stranieri (+2,8%) che sembrano avere ritrovato la strada dell'isola, almeno per quanto riguarda la ricettività all'aria aperta, mentre gli italiani continuano a ridurre le loro presenze confermando le tendenze degli ultimi anni.
La provincia di Livorno in generale segue le tracce dell'Elba, con riduzione leggermente più marcata delle presenze (-0,9%) ma un contributo importante della componente estera (+1,9%) che bilancia la riduzione degli italiani (-4,4%). Pistoia risente dell'andamento non eccessivamente negativo della risorsa montagna, dove il pernottamento all'aria aperta rimane una opzione spesso di nicchia per i veri amanti della natura, categoria in crescita negli ultimi anni anche nella fascia giovanile.
A Grosseto, una delle province che rappresenta il cuore del campeggio nella costa toscana, si segnala per i primi mesi dell'estate un calo del 4,7%, con diminuzione sensibile della componente nazionale (-5,0%) ma anche un calo del flusso degli stranieri (-3,9%).
Nelle altre province toscane gli operatori segnalano diminuzioni delle presenze che superano il 5%. Riferendosi alla principale attrattiva per il soggiorno all'aria aperta, il turismo balneare, Massa Carrara mostra per giugno e luglio un calo generale del 6,3%, con una importante defezione degli stranieri (-9,6%) e un calo degli italiani non lontano dal livello medio regionale (-5,7% contro -5,3% regionale), mentre gli imprenditori della provincia di Pisa mostrano difficoltà ancora maggiori con un -12,6% nel totale derivante da -7,9% di italiani, ben oltre la media regionale, e un preoccupante -13,6% di stranieri, nonostante la vicinanza con una delle principali porte di accesso alla regione. Sarebbe necessario fare una valutazione più approfondita sui risultati della costa nord della Toscana che da una parte sviluppa poli di attrazione per turismo di alto livello e dall'altra perde la capacità di richiamare fasce numericamente più ampie, interessate ad elementi come ambiente e cultura locale.
Anche le imprese di Firenze e Lucca, che prima dell'estate avevano espresso un certo ottimismo, si trovano a metà estate con risultati inaspettati e forse temuti con rispettivamente -8,7% e - 7,5%. In entrambe i casi la diminuzione degli stranieri e degli italiani è pressoché uguale e, ovviamente, in linea con il dato generale.

Consuntivo Giugno - Luglio 2013 campeggi e villaggi turistici. Variazione presenze per origine.

Per quanto riguarda le risorse, i dati che si riportano di seguito fanno riferimento alla divisione dei comuni per risorsa prevalente adottata dalla Regione Toscana e dall'ISTAT. Essendo il riferimento al principale fattore di richiamo, si perdono le possibili convivenze di più elementi. Così ad esempio chi si reca nell'area di Chianciano viene censito come turista termale, senza considerare le possibili attrattive legate all'archeologia, all'arte e all'enogastronomia presenti nella zona. Nel nostro caso risulta penalizzante il riferimento adottato per il comune di Pisa dove, a fronte di una classificazione "arte affari", sono presenti nelle zone di Marina di Pisa, Calambrone, Tirrenia, molte strutture all'aria aperta di carattere specificatamente balneare. Facendo riferimento alla classificazione ufficiale quindi, nei comuni censiti come turismo balneare, la diminuzione delle presenze dichiarata dagli imprenditori per la prima metà dell'estate 2013 è stata del 3,4%, più marcata per gli italiani (-4,9%) che non per gli stranieri (-2,4%), che rappresentano tuttavia una fetta minoritaria di turisti in molte zone della regione.
Il turismo verso le città d'arte ha perso nel primo bimestre estivo l'8,7% delle presenze, per una diminuzione marcata degli italiani (-11,5%) e una non trascurabile degli stranieri (-6,7%). Le risorse censite come "campagna collina" o "altro interesse" che sintetizzano gli aspetti più tipici dell'interno della Toscana come paesaggio, enogastronomia ecc, segnalano uno stato di difficoltà nei mesi di giugno e luglio principalmente per assenza degli stranieri, diminuiti rispettivamente del 11,9% e del 8,9%.
Le previsioni per agosto 2013
Anche per il mese di agosto le previsioni degli imprenditori sono orientate al pessimismo. Per il mese di agosto le aspettative sono di una diminuzione del 4,7%, maggiore quindi del dato dei primi due mesi, mentre per settembre la domanda sembra seguire l'andamento annuale.
Solo la montagna segnala un andamento positivo (+3,0% ad agosto, +3,1% a settembre), in miglioramento rispetto ai primi mesi dell'anno, guidata principalmente dalla performance della provincia di Pistoia (+2,9% presenze previste a settembre).
Per Pisa (-9,4%), Massa Carrara (-9,2%), Lucca (-7,5%) e Firenze (-6,8%) le performances peggiori in Agosto. Per Lucca (-12,5%) e Firenze (-7,4%) aspettative ancora peggiori per Settembre.
A livello di sistema però risulta essere più preoccupante il risultato della provincia di Grosseto che denuncia anche per la seconda metà della stagione una diminuzione delle presenze superiore al 5% (-5,1% ad agosto, -5,4% a settembre). Migliori invece le previsioni per la provincia di Livorno (agosto -1,6% e settembre -0,6%) e per l'Elba (agosto -1,3% e settembre -0,6%), risultati negativi ma meno preoccupanti del dato costiero generale (Agosto -4,2%, Settembre -4,1%).

Previsioni Agosto - Settembre 2013 campeggi e villaggi turistici. Variazione presenze per provincia e richiamo prevalente.

Gli stranieri per origine nei primi mesi dell'estate
Oltre agli italiani, in particolare quelli che vengono dalle aree più vicine, Spagnoli e inglesi sono i grandi assenti dei primi due mesi dell'estate 2013. I primi sono segnalati in crescita solamente dall 5% degli intervistati, contro il 29,3% che invece li dichiara in diminuzione. I sudditi del Regno Unito invece sono in crescita per 10,7% degli intervistati e in calo per 21,3. Per le altre nazionalità i saldi tra crescita e diminuzione sono invece positivi, con valore notevole per la Svizzera (differenza di 24 punti percentuali tra crescita e diminuzione) e per la Germania (differenza 9,3).

Saldo tra intervistati che prevedono un aumento e intervistati che prevedono un calo di presenze per origine dei turisti

Il turista tedesco viene segnalato in crescita più nelle strutture di piccole dimensioni che in quelle di grandi. L'aumento di svizzeri e di olandesi si avverte più nella parte centrale della costa, mentre non sembra avere effetti nella provincia di Grosseto e nell'interno della regione. Anche il calo degli inglesi è avvertito maggiormente in provincia di Firenze e Grosseto, mentre è meno sensibile nelle altre aree costiere. Gli spagnoli sono in diminuzione ovunque ma, in particolare, nelle risorse arte e affari, campagna e collina.

Le attrezzature
Anche nel settore della ricettività all'aria aperta si notano dei cambiamenti nelle modalità di fruizione della vacanza. Al di la delle modalità di prenotazione, del maggiore utilizzo di internet, della tendenza a prenotare all'ultimo minuto anche soggiorni brevi, il cliente sta cambiando nella sostanza il modo di pernottare in termini di attrezzatura.

Saldo tra intervistati che prevedono un aumento e intervistati che prevedono un calo nell'uso di attrezzature.

Secondo il 50,7% degli intervistati, nei primi mesi dell'estate 2013 si è ridotto l'utilizzo delle tende, contro un aumento segnalato soltanto dal 20% degli operatori. Anche i caravan vengono indicati in calo con un saldo del 13,3% tra chi li denuncia in crescita (16%) e chi li dichiara in calo (29,3%). Lieve diminuzione per i motor caravan (saldo -9,3 punti percentuali), mentre hanno un saldo positivo, denunciando un aumento, le strutture fisse, come bugalows e similari, e le case mobili. Segnale di un cambiamento che vede il turista sempre interessato agli spazi e alla libertà offerte da un campeggio, ma non vuole rinunciare a comodità pseudo alberghiere oppure non vuole impegnarsi nell'acquisto, trasporto e conservazione durante l'inverno di attrezzature care ed ingombranti, privilegiando uno spostamento più agile anche perché in tempi più ridotti.

Per informazioni sui dati e sulle rilevazioni: 0577 379147
e-mail: comunicazione@osservatorioturismoariaaperta.it

www.osservatorioturismoariaaperta.it

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